Come iscriversi

Come da statuto possono essere soci tutti coloro che hanno acquistato almeno un periodo di proprietà in una delle sedi di Domina. Per iscriversi inserire i propri dati al seguente link: Registrazione

Poi, fase più importante della procedura:

1)scaricate da questo link il modulo di adesione, firmatelo, e reinviate, tutte le quattro pagine , a atm.domina@gmail.com oppure inviatelo a ATM Domina via Sebino 32 00199 Roma.Per inviarlo via mail potrebbero essere utili queste app:

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2)inviare un bonifico di euro 100,00 per la quota di iscrizione sul conto con IBANIBAN IT73U0306905036100000006449 intestato ad: Associazione Tutela Multipropietari con causale ‘Iscrizione Atm’

oppure effettuare un pagamento di 100 Eur mediante Paypal al seguente link

https://www.paypal.me/ATMDOMINA

Non occorre avere un conto PayPal ma si può pagare con tutte le carte di credito.

L’iscrizione darà diritto a partecipare a tutte le iniziative e ad usufruire di tutti i servizi che l’associazione ha in progetto di attuare e ad eventuali tutele legali in merito a problematiche che saranno di volta in volta individuate.

A proposito di RISTRUTTURAZIONE ovvero: MOLTO RUMORE PER NULLA?

Considerato che dopo oltre un mese dalla assemblea del 23-09-2020 non è ancora stata spedita le lettera per il consenso dei comproprietari alla ristrutturazione del Miramonti, vale la pena di ricostruire qui la vicenda dell’Hotel Les Jumeaux di Courmayeur (desunta dai verbali pubblicati sul sito del condominio) in cui ritroviamo anche alcune vecchie conoscenze:

Rolando Moschioni (amministratore dal 2009) Roberto Fiammenghi (primo delegato dal 2013) Matteo Bizzi (delegato Domina Vacanze SpA e presidente delle assemblee dal 2018), l’ineffabile architetto Lazzarini e perfino Silvia Severini, che ha partecipato all’assemblea del 5 maggio 2019, per delega di due comproprietari di Les Jumeaux.

Precisiamo che l’assemblea di Les Jumeaux è molto diversa da quella del Miramonti, non ci sono rappresentanti eletti dai comproprietari ma un “primo delegato” e un “delegato supplente”, entrambi nominati da Domina, a cui i comproprietari possono in ogni momento revocare la delega concedendola a qualcun altro o presentandosi in proprio. Nonostante ciò Domina mantiene una maggioranzo di oltre 900 millesimi.

  • Nell’assemblea del 22 maggio 2018 il Dott Matteo Bizzi ha presentato il progetto di massima di ristrutturazione dell’Hotel fatto dall’Arch. Lazzarini; l’assemblea ha approvato e deliberato di cominciare a raccogliere le quote fra i comproprietari, con rate bimestrali anticipate a partire da luglio 2018.
  • nell’assemblea del 5 maggio 2019 l’amministratore (Rolando Moschioni) ha comunicato i risultati della raccolta quote per ristrutturazione: sono stati emessi MAV per 4,1 milioni e incassati 1,2 milioni; il comproprietario Domina, che avrebbe dovuto versare 1,7 milioni, ha dichiarato per bocca di Matteo Bizzi di “non poter immobilizzare una cifra così consistente per un tempo non ancora quantificabile…. in quanto non è ancora stato redatto il progetto”

Pertanto l’assemblea ha deciso di formare una commissione (di cui faceva parte il comproprietario Ing. Della Valle) per “conoscere l’importo massimo necessario per l’intervento”.

  • l’assemblea del 28 settembre 2019 (a cui erano presenti 34 comproprietari, + 84 per delega a un comprietario) ha esaminato la relazione della commissione, che si era incontrata 3 volte e aveva esaminato i vari preventivi (il costo presunto per il progetto Lazzarini è stato valutato di 16 milioni, con una seconda proposta per il solo rifacimento delle suite per 9 milioni ) e la dettagliatissima relazione dell’Ing. Della Valle (Allegato C – molto interessante da leggere) che in pratica sosteneva che i costi dei preventivi proposti potevano essere più che dimezzati.

A questo punto, come riportato dal verbale, “si apre una articolata discussione”, il cui contenuto si può ben immaginare visto che alla fine Matteo Bizzi, “facendosi interprete di quanto emerge dalla discussione” ha proposto un intervento di “refitting” (*) per 2,5 milioni + iva che prevede: “ritinteggiatura delle camere, rifacimento dei bagni, pavimentazioni, sostituzione integrale degli arredi …. non si prevede la demolizione di murature.” la cui progettazione sarà affidata all’Arch. Lazzarini.

L’assemblea ha quindi deciso di restituire ai comproprietari che ne avessero fatto richiesta le quote già versate. (V. comunicazione amministratore per il verbale del 28-09-2019).

  • L’ assemblea successiva, che aveva come punto dell’Odg 4) approvazione proposta di “refitting” con costo e riparto, avrebbe dovuto svolgersi il 28 marzo 2020, ma è stata rimandata sine die a causa del’emergenza covid, e tuttora non si è svolta.

Ovviamente non si sa nulla del nuovo progetto dell’Arch. Lazzarini.

(*) refitting – Tradotto dall’inglese-Il refitting o il refit delle barche include la riparazione, il ripristino, il rammendo e il rinnovo di una vecchia nave. Il refitting è diventato una delle attività più importanti all’interno di un cantiere navale.

Evidentemente Matteo Bizzi stava pensando alla sua barca, ormeggiata a Porto Rotondo, più che ad un hotel di montagna.

Fiorella Parenti

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