Un comproprietario che non conoscevo stamani mi ha chiamato e mi ha chiesto: «Ma è vero che voi siete contrari alla riqualificazione degli alberghi della ex Domina? …. ad un mio amico , anch’esso comproprietario dell’Hotel Alaska è stato proposto di agire contro di voi per questo motivo! »
Gli ho risposto che la Bizzi Hotel, seguendo un copione già rappresentato a Corvara cerca di metterci gli uni contro gli altri, pescando un po’ nella disinformazione ed un po’ nella ingenua fedeltà di anziani comproprietari che non hanno nemmeno saputo del cambio di proprietà e della messa in soffitto del progetto di Preatoni. Si fa credere che il nostro obiettivo è mantenere gli alberghi nelle condizioni attuali!
La verità è che queste raccolte di fondi, malgrado prevedano che se non si raggiunge il 60% i soldi raccolti dovrebbero essere restituiti, non sono per nulla chiare.
Noi della nostra associazione non ci fidiamo, soprattutto in quanto la cifra che si sta raccogliendo é spropositata e non supportata da progetti, da preventivi e tanto meno si riferisce a lavori deliberati. Inoltre, la proposta proviene da un Comproprietario, la Bizzi Hotel, che deve alla comproprietà Hotel Alaska 1.616.586,83 Euro , somma che da sola sarebbe sufficiente per un restyling dell’Hotel che è ridotto nello stato in cui si trova forse proprio perché il gestore pur raccogliendo ogni anno laute somme, non ha, probabilmente, svolto la necessaria manutenzione.
In ragione di ciò, stiamo sconsigliando la adesione a questo fondo. D’altra parte, dall’esame della delibera assembleare e, per usare un eufemismo, della articolata offerta allegata della Bizzi Hotel , traspare che il versamento del fondo non può essere considerato obbligatorio quindi non è comunque il caso di affrettarsi a versare questo “obolo”.!!
Noi, crediamo che qualsiasi ipotesi di ristrutturazione debba partire dalla restituzione di quanto dovuto da Bizzi.
Inoltre, la data del 15 novembre fissata come scadenza per il versamento é del tutto arbitraria stante l’inesistenza di un termine entro cui deve avvenire la raccolta del 60% dell’importo previsto per il fondo, nonché ambigua. Tale data, infatti, si riferisce al pagamento delle altre spese ordinarie e straordinarie e non al fondo, per il quale, si ripete, non vi sono scadenze poiché la proposta recita “entro data da convenirsi”; ma se così fosse sarebbe meglio, perché dovremo aspettarci che già ai primi di dicembre di quest’anno potremo sapere se il fondo si è costituito o se al contrario i soldi saranno restituiti ai poveri comproprietari che li avranno versati senza conoscere bene le situazione . Speriamo sia così!!
Intanto la costituzione del Fondo è stata già bloccata a Corvara è Courmayeur.
Ad ogni modo se vi dovessero arrivare richieste di “deleghe alle liti” per costituirsi contro i nostri giudizi mi auguro che il richiedente vi abbia adeguatamente informati sui rischi a cui potreste incorrere in caso sconfitta della Comproprietà Hotel Alaska in termini di spese legali.
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