Il Tribunale Civile di Bolzano, con provvedimento del 6 ottobre 2020, ha riconosciuto ai comproprietari il diritto di tutelare i propri interessi, indipendentemente dalla rappresentanza conferita in assemblea in forza del regolamento.
Il provvedimento si inserisce nel procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, incardinato, a luglio 2020 da un gruppo di comproprietari dell’Hotel Miramonti, 34 per la precisione, volto ad accertare l’entità, la congruità e là conformità alla regola d’arte dei lavori di adeguamento alla normativa antincendio svolti nel 2018/2019 e nel 2019/2020 e addebitati ai comproprietari per oltre 2 milioni.
Il 29 ottobre il Tribunale nominerà il Consulente Tecnico d’Ufficio che dovrà redigere la relazione sulle due fasi dei lavori effettuati ed in corso, allo scopo di verificare che siano stati:
- progettati secondo la normativa vigente
- eseguiti a regola d’arte e nelle quantità indicate
- valutati economicamente congrui nei prezzi richiesti.
Una volta depositata la CTU con la quale il tecnico farà, finalmente, luce sugli aspetti sopra evidenziati, previamente richiesti dai ricorrenti all’amministratore del condominio senza avere alcuna risposta, sarà possibile o effettuare una conciliazione, la cui proposta sarà elaborata dal CTU nominato dal Tribunale, o, in difetto, si potrà agire in giudizio per la risoluzione dei contratti e la quantificazione del danno subito dai Comproprietari.
La pronunzia è inoltre molto importante in quanto apre la strada alla possibilità dei comproprietari di impugnare le delibere assembleari, autonomamente, anche senza la partecipazione dei rappresentanti.
Un gruppo di comproprietari, 74 per la precisione, ha infatti già depositato un’istanza di mediazione presso l’Organismo di Mediazione Forense di Bolzano, attività prodromica all’impugnativa delle delibere assembleari del 27 luglio e 23 settembre 2020, nelle quali sono state prese, illegittimamente, decisioni che danneggiano economicamente i comproprietari.
È evidente che per attribuire maggiore forza alle azioni in corso si auspica che i 34 “indignati” dell’ATP, divenuti 74 per la Mediazione, possano ulteriormente e sensibilmente crescere in fase di impugnativa delle delibere assembleari (termine indicativo fine novembre) al fine di poter contare su un nutrito gruppo di comproprietari che con forza e determinazione facciano sentire la prorpia voce nei confronti di chi pensa che i Comproprietari “al Miramonti non contano nulla”.
Savino Lo Muscio
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