Nonostante la Bizzi Hotel stia avendo la peggio nella maggior parte delle azioni giudiziarie intraprese sia dall’Atm che dai altri avvocati che con essa collaborano , ancora insiste nel progetto di espropriazione delle vostre comproprietà.
Come già ho avuto modo di annunciarvi in precedente articolo il mercato è invece rifiorito e stanno avvenendo molti scambi a livelli di prezzo che pur non raggiungendo le cifre investite risultano oltremodo interessanti e lontani dal costo zero che la Bizzi Hotel vorrebbe raggiungere mediante le sue vessazioni e la chiusura del proprio ufficio vendite.
Avendo però compreso che l’attività del famigerato Ufficio Ritiri che vi contattava chiedendo la vostra comproprietà a costo zero avesse potuto avere un carattere estorsivo fa ora arrivare la sua proposta da una immobiliare sicuramente ad essa collegato : La E’ CASA SRL.
Infatti l’offerta che viene fatta è sempre la stessa : dare gratis la vostra comproprietà in cambio del saldo di qualche pendenza e concedervi il diritto di godimento per ancora cinque anni +lo sconto sulla tariffa piena del 30% per altri cinque.
Questa offerta , che ricalca quella di molte altre comproprietà alberghiere stanno facendo in questo momento , si differenzia da queste e risulta oltremodo sconveniente, se non addirittura truffaldina , nel momento in cui il godimento non è gratuito come nelle altre comproprietà ma con la richiesta di pagamento della TAA, per intero ed indefinito per i primi cinque anni.
Molti che hanno compreso l’inganno ci stanno chiamando chiedendo se c’è una soluzione!
Per coloro che hanno già rogitato ed hanno solo dopo potuto constatare che nel rogito non si fa cenno a questo periodo di godimento non è possibile più fare niente …ma per tutti coloro che hanno sottoscritto solo una scrittura privata con l’impegno a sottoscrivere successivamente il rogito notarile abbiamo chiesto il parere della ADUSBEF APS . ( clicca qui per leggerlo in toto) .
Secondo la ADUSBEF APS, la Bizzi Hotel non potrà mai negare al consumatore il diritto al recesso ,così detto. di pentimento , che costituisce un elemento che differenzia il contratto del consumatore dal contratto di diritto comune, che non conosce tale rimedio.
Il recesso previsto dall‟art. 73 co. 1 codice del consumo, opera a pre- scindere “dalle modalità spaziali di conclusione del contratto” di multiproprietà . Nel considerando 11 della direttiva 2008/122/CE si rileva che il recesso di pentimento ,cioè senza addurre ragioni, si giustifica nell‟ottica di “offrire all‟acquirente la possibilità di valutare meglio gli obblighi derivanti dai contratti conclusi e i diritti relativi”
Di conseguenza una recessione da questo tipo di contratto può essere presa a in considerazione.
ADUSBEF APS (associazione consumatori facente parte del CNCU) resta a disposizione per chiarimenti ed assistenza ai multiproprietari ed all’uopo indica come referente oltre che al presidente Avv. Antonio Tanza, anche l’Avv. Filomena Cosentino, rintracciabili all’indirizzo mail adusbef.utenti@gmail.com
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