Bizzi Hotel acquisisce le 9 strutture di Domina: ora rebranding e riqualificazione
Bizzi Hotel prevede di portare gli hotel 4 stelle fino a 5 stelle, tramite la riqualificazione degli hotel – per 80 milioni di investimento – con una rivalutazione immobiliare attesa di 1 milione di euro a camera, per complessivi 500 milioni. Al termine dell’operazione di rebranding e di riqualificazione, Bizzi Hotels disporrà di una offerta alberghiera con pochi concorrenti a livello internazionale.
Ottimo progetto per un imprenditore! Solo che ancora non si è capito dove sono questi 80 milioni!!!
In questi 3 anni si è solo fatta confusione tra le procedure necessarie per effettuare i lavori straordinari condominiali necessari per la continuazione della attività degli Hotel , di più modesta entità e questo straordinario progetto!
La Bizzi Hotel spa è la maggior azionista delle comproprietà che possiedono questi hotel.
Per ognuno di questi Hotel possiede tra il 25 ed il 35% dei millesimi di proprietà .
Generalmente, in occasione della necessità di lavori indispensabili di ristrutturazione nelle comproprietà dove esistono soci di maggioranza, il problema principale è costituito dalla solvibilità di chi deve mettere la parte principale, piu cospicua. Ma fortunatamente noi tutti abbiamo tre anni fa saputo di avere tra i comproprietari la Bizzi Hotel , un singolo comproprietario , ma grande imprenditore, che ha 80 milioni da investire. Non possiamo che esserne felici!!! La Bizzi Hotel ha un grande progetto di riqualificazione… tutti gli hotel diventeranno 5 stelle !!! Ne siamo stati tutti felicissimi!!
Però attendiamo invano da tre anni un “ business plan” che mostri con chiarezza il progetto così che esso possa essere poi sottoposto come di legge alla approvazione delle assemblee!!
Un così ambizioso progetto non può prescindere infatti da esso. In che modo , con quale ruolo e a quale costo gli altri comproprietari sono inseriti in questa operazione? Quali strumenti finanziari assicurano la solvibilità del promotore e maggiore azionista dell’operazione?
Un business plan chiaro e circostanziato non avrebbe nessun problema a raccogliere adesioni!
Certo effettuare dei più modesti restyling degli hotel sarebbe più semplice . Le somme più abbordabili , il consenso facile da trovare.
Ma abbiamo la possibilità che uno dei comproprietari con una importante disponibilità economica dia la sua disponibilità a fare impresa all’interno delle nostre comproprietà, perché tarpargli le ali ? Sarebbe una fortuna da cogliere a volo!
È chiaro che chi investe una così cospicua somma debba avere i suoi utili ed il suo tornaconto, ma anche chi nel suo piccolo investe una piccola quota dovrebbe sapere perché lo fa e quale ritorno deve aspettarsi per il suo investimento.
Ma questo grande progetto nessuno lo ha ancora visto .
Invece abbiamo assistito ad oggi solo a ripetute bocciature giudiziali di incaute iniziative di raccolta fondi iniziate in maniera coercitiva per poi naufragare nel loro temporaneo rinnego. Progetti variegati ed altalenanti che bocciati escono dalla porta per rientrare a pochi mesi trionfanti dalla finestra! Piscine , SPA , arredi in legno pregiati, le promesse non mancano ..
Certo vedere il povero promotore dell’operazione affannarsi a convincere i comproprietari ad uno ad uno in estenuanti tour per le Alpi , il costatare l’accanimento nel raccogliere poche migliaia di euro facendo pagare cose che nel passato erano comprese nella tariffa alberghiera pagata …il cane …il garage … l’energia elettrica …la sanificazione , fa nascere qualche dubbio … ma possibile che uno che ha il problema di come investire 80 milioni di euro si attacchi a queste cose …incurante di creare contenziosi legali ?
Ma piuttosto che imporsi questo estenuante tour per convincere i comproprietari a regalargli le proprie quote perché non si gode la vita ed una piccola parte dei suoi 80 milioni?
Purtroppo il mondo dell’alta finanza e dei grandi imprenditori risulta abbastanza incomprensibile a noi comuni mortali!
Buongiorno Dott. Esposito, mi è venuto in mente un altro impostore di cui mio padre mi parlava e l’ho associato al nostro “amico”
https://www.filomagazine.it/2019/02/giambattista-giuffre-quando-il-banchiere-di-dio-arrivo-a-ferrara/
Si , ci sono stati inspiegabilmente altri casi simili successivamente…
Lo Schema di Ponzi (https://it.m.wikipedia.org/wiki/Schema_Ponzi)citato nel suo articolo ,ha sicuramente dei punti in comune con lo schema ideato da Preatoni . Anch’esso si reggeva sui nuovi introiti e non sui ricavi della gestione, tanto che finite le cose da vendere, le settimane di alta stagione, si avvicinava il fallimento…..per noi sarebbe stato meglio! ….come sarebbe meglio che la Bizzi Hotel spa fallisse spontaneamente, o col nostro aiuto, prima di poter mettere in moto un fallimento pilotato!